Leasing finanziario
Il leasing finanziario, più frequente, è contraddistinto dall’esistenza di un rapporto trilaterale, in quanto vi intervengono tre soggetti:
- il locatore, che svolge l’attività di intermediario finanziario ossia è colui che acquista il bene dal fornitore e lo dà in leasing all’utilizzatore;
- l’utilizzatore o locatario (volgarmente definito conduttore: termine proprio di altra forma contrattuale tipica), che utilizza il bene;
- il fornitore, cioè colui che fornisce al locatore il bene strumentale (o l’immobile) che sarà utilizzato dall’utilizzatore.
Il bene è scelto direttamente dall’utilizzatore presso il fornitore, con il quale determina le modalità della vendita al locatore; al termine del contratto, l’utilizzatore potrà acquisire la piena proprietà del bene esercitando l’opzione d’acquisto.
L’utilizzatore assume tutti i rischi e le responsabilità per l’uso del bene (ma ci sono delle limitazioni, specie in campo antinfortunistico in applicazione degli articoli 23 e 72 del D.Lgs. 81/2008).
La Rata (R) di un contratto di leasing finanziario dipende dal Capitale (C) da finanziare, cioè il costo di acquisto al netto della maxirata iniziale, dal riscatto (r), dal tasso del periodo (i), ad esempio tasso annuo diviso in 12 per canoni mensili e dal numero di canoni (N).
Tipi di Leasing:
- il leasing automobilistico per autoveicoli;
- il leasing strumentale per macchine utensili, impianti tecnico-produttivi, attrezzature, arredi… ;
- il leasing immobiliare per immobili costruiti e da costruire;
- il leasing navale per navi e imbarcazioni da diporto;
- il lease-back per immobili, impianti, marchi, brevetti… ;
- il dry lease e il wet lease, forme utilizzate prevalentemente per gli aeromobili.
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